Adonf ha disalberato! Mentre aspettiamo Alex e Flo a Toau, riceviamo un messaggio sul telefono satellitare in cui ci dicono di aver perso perso albero e vele; stanno lentamente derivando verso Rangiroa con un armo di fortuna. Partiamo subito per raggiungerli e li troviamo così, con il boma al posto dell’albero e 2 piccole vele da tempesta al posto di randa e fiocco... demoralizzati ma sani e salvi!
Cerchiamo di recuperare il morale dedicandoci alla scoperta di Rangiroa. Facciamo snorkeling e guardate che magnifiche sculture troviamo tra le formazioni coralline
una giornata viene dedicata al kitesurf
gironzoliamo tra i motu di Rangiroa
con i suoi colori mozzafiato
Ricaricate le batterie, Alex e Flo decidono di portare Adonf a Raiatea per tentare di recuperare un albero nuovo e riprendere il loro giro del mondo. Partono con 25-30 nodi di vento da sud-est che dovrebbe spingerli per le 250 miglia che dovranno percorrere con il loro armo di fortuna. Finiranno per trovarsi senza vento a 30 miglia da Raiatea, ma fortunatamente un catamarano li rimorchierà fino a destinazione.
Su Zoomax invece arrivano gli amici Giulietta e Paolo con Federica, Chiara e Camilla. Con loro restiamo ancora qualche giorno a Rangiroa.
Su Zoomax invece arrivano gli amici Giulietta e Paolo con Federica, Chiara e Camilla. Con loro restiamo ancora qualche giorno a Rangiroa.
Il 30 luglio, alle 16:30 salpiamo l’ancora per affrontare la pass Tiputa e le 200 miglia che ci separano da Moorea. L’ultima pass delle Tuamotu ci fa vivere ancora una “bella” emozione. La corrente è uscente e sostenuta, ZoomaX salta come un cavallo imbizzarrito!
La navigazione comincia al portante con poca aria fin quando non lasciamo il canale che separa Rangiroa da Tikehau. Il giorno seguente le condizioni ci faranno fare ginnastica, issiamo quasi tutte le conformazioni di vele di cui disponiamo. A ridosso di Moorea la situazione diventerà un po’ “noiosa” dati i groppi e la bolina strettissima a cui siamo obbligati per raggiungere la baia di Cook. Botte da orbi ed acqua per un paio d’ore, e poi la calma di una baia ben protetta.
Il 3 agosto arriviamo a Tahiti, nella capitale Papeete, dove la banda Cerruti riprende l’aereo per tornare a casa a San Francisco.
Dopo 4 mesi di oceano e natura incontaminata, ci ritroviamo di nuovo in una città; ci fermeremo qui qualche giorno per fare un po’ di manutenzione a ZoomaX, rimpolpare la cambusa, riempire i serbatoi di carburante, le bombole di gas, etc. Ecco Paolo in partenza per andare alla ricerca di pezzi di ricambio.
Dopo 4 mesi di oceano e natura incontaminata, ci ritroviamo di nuovo in una città; ci fermeremo qui qualche giorno per fare un po’ di manutenzione a ZoomaX, rimpolpare la cambusa, riempire i serbatoi di carburante, le bombole di gas, etc. Ecco Paolo in partenza per andare alla ricerca di pezzi di ricambio.
Nelle prossime righe vorremmo lasciare la nostra testimonianza sui luoghi che abbiamo visitato alle Tuamotu, in cui abbiamo avuto il privilegio di navigare per quasi 2 mesi, e che abbiamo amato moltissimo. Speriamo possa essere utile a futuri ‘colleghi’ che avranno la fortuna di navigare in questi atolli meravigliosi!
MAKEMO:
Pouheva - villaggio: 16°37,668S 143°34,387W, fondo sabbioso con molte teste di corallo. Con vento da sud-est l’ancoraggio è esposto. In situazione di calma è invece molto bello.
Ci sono 2 negozi, il più grande ha un buon assortimento. La nave con i rifornimenti da Tahiti arriva il giovedì. Tutto il fresco finisce nel giro di mezza giornata. C’è anche una panetteria. Non c’è benzinaio. Il carburante viene venduto dai negozi, se disponibile.
La laguna è disseminata di colonne di corallo affioranti, alcune difficili da individuare, perché più piccole e meno in superficie. Guai a navigare senza una buona luce!
Napahere: 16°42’843S, 143°28’074W Il punto di ancoraggio è affascinante: un piccolo motu con reef a destra e sinistra, in alcuni punti affioranti e ricoperti di sabbia che a tratti forma delle dune. Altro bel motu poco più ad est. Ci siamo fermati alcuni giorni. Nuotando negli hoa o intorno alle patate abbiamo visto diversi piccoli di squali pinna nera. Pescato anche un bel polpo di 3 chili!
Altre barche ci hanno detto che vale la pena ritornare al villaggio costeggiando il lato est dell’atollo.
Punaruku: 16°31’133S, 143°49’337W Il motu è bello, con una ampia spiaggia. Camminando verso sud si trova, nascosto tra la vegetazione un piccolo cimitero. Un paio di tombe riportano l’anno di sepoltura, che risale ai primi del ‘900.
Teava: 16°27’527S, 143°58’258W. Fondo di 10-15 metri. Ancoraggio difficile. La zona è costellata di grandi teste di corallo che risalgono dal fondo anche per 5-6 metri. Rare le aree di sabbia.
La pass Tapuhiria è bella. Merita fare sia snorkeling sia diving. Noi abbiamo visto la parete di sud, ricca di corallo e di pesce.
Con corrente entrante l’acqua è molto limpida. Interessante anche il lato esterno del reef.
TAHANEA:
Atollo disabitato.
CI sono 3 pass. Noi siamo entrati dalla quella di Teavatapu (centrale).
Teaukiri: 16°51’057S, 144°41’602W, 8-10 metri di fondo sabbioso con patate sparse. Mentre andavamo a terra abbiamo incontrato 2 giovani pescatori che si sono raccomandati di non depositare niente a terra, in quanto ci sono dei ragni velenosi; meglio evitare di portarseli a bordo.
Nella pass di Teavatapu, nel lato laguna della parete ovest troviamo un bel giardino di corallo, con molto pesce, grandi cernie, pesci napoleone, squali, carangidi, balestra ed altro.
Non abbiamo visto la pass di Otao, ma ci hanno detto essere interessante.
Sud-est: 16°57’188S - 144°34’929W. Il fondale è buono con sabbia e poche patate. L’acqua è molto bella. Ottimo ridosso con forte maraamu.
FAKARAVA:
Rotoava - villaggio: 16°03,561S 145°37,270W, 15 metri di fondo sabbioso con molte patate. Si trova a nord-ovest di Fakarava. Con il vento da sud-est l’ancoraggio è esposto, e a causa delle grandi dimensioni dell’atollo il fetch è sufficiente perché si formino onde pericolose. In nostra presenza una barca è finita a scogli.
Nel villaggio ci sono 2 negozi, più un verduriere. . La nave con i rifornimenti da Tahiti arriva il giovedì. Non c’è benzinaio. Il carburante viene venduto direttamente dalla nave che lo trasporta.
Durante la nostra permanenza a Fakarava il tempo è stato pessimo, con forti piogge, vento di direzione ed intensità variabili. Questo non ci ha consentito di visitare la zona sud-est dell’atollo, che altre barche ci hanno detto meritare una lunga sosta.
TOAU:
Siamo stati ad Anse Amyot, sul lato nord-ovest dell’atollo: 15°48’209S - 146°09’110W: c’è una pass che porta in una zona di ancoraggio attrezzata con dei gavitelli da una famiglia locale, e protetta dal resto della laguna da un un reef. Da Anse Amyot non si accede al resto dell’atollo. I colori sono spettacolari e c’è tanto pesce.
Non abbiamo fatto immersioni ma una coppia di sub tedeschi ci ha detto che la parete esterna dell’atollo sul lato nord della pass è interessante, il tratto più bello è a circa 1 nm a nord della pass.
RANGIROA:
Pass Tiputa: è fondamentale entrare con lo slack, perchè la corrente può essere molto forte. All'ingresso ci sono delle standing waves notevoli, e se c'è anche vento si creano delle onde statiche a centro pass molto alte. Il lato migliore da cui passare è quello di sinistra entrando.
Ancoraggio: la zona ad ovest della pass, davanti al resort Kia Ora, è esposta al vento di SE, ma il rollio è accettabile anche con vento forte. Noi eravamo ancorati alle coordinate 14°58,040S, 147°38,327W, in 12 metri di fondo con numerose patate. C'è un ottimo molo per sbarcare e lasciare il tender, protetto in ogni condizione
Villaggi: ci sono 2 villaggi. Il primo, Tiputa, si trova ed est della pass di Tiputa, collegato con una barca-navetta che parte ogni mezzora circa dal molo (quando c'è corrente forte attraversare la pass con il gommoncino può essere difficile). Non ci siamo stati, ma sappiamo esserci la posta ed un paio di negozi. Il secondo villaggio si chiama Avatoru, ed è vicino alla pass di Avatoru. Per arrivarci ci sono circa una dozzina di chilometri (a metà strada circa si trova l’aeroporto). Anche lì c’è un negozio, la posta, un paio di ristorantini molto basic.
Rifornimenti: Non è necessario andare nei villaggi per fare la spesa, in quanto ci sono 2 negozi anche vicino al pontile.
La nave dei rifornimenti da Tahiti arriva il mercoledì mattina.
Per il carburante c’è un distributore per le auto al villaggio di Avatoru. Niente a Tiputa.
Ristoranti: c’è un ristorante raggiungibile a piedi dal molo, gestito da una francese, con buona cucina e terrazza strepitosa sulla pass: Les Relais de Josépine – Tel. +689 960200 . http://relaisjosephine.free.fr
Snorkeling & diving: La pass di Tiputa è un tripudio di pesce e squali. Bello fare drift snorkeling con la corrente entrante (quando non è troppo forte). Si può andare a piedi dal pontile alla punta esterna della pass, entrare in acqua e farsi trasportare dalla corrente. Se ci si tiene ben vicini al reef di destra, si arriverà direttamente al pontile a nuoto. Merita.
C’è poi la zona chiamata dai locali l’Acquarium, a ridosso del piccolo isolotto a fine pass, piena di pesci di barriera, adatta anche ai bambini. Ci sono dei gavitelli a cui attaccare il gommone.
Per le immersioni è meglio appoggiarsi ad uno dei diving per sfruttare la loro conoscenza dei punti e della corrente.
La navigazione all’interno della laguna di Rangiroa richiede attenzione, soprattutto nella parte Est, dove c’è una grande concentrazione di patate. Le nostre tappe a Rangiroa:
Faama: 15°14,006S 147°42,207W, circa 10 metri di fondo con sabbia e poche patate. Buon ridosso con vento da sud-est, un po’ di rollio se il vento gira ad est. Un paio di motu più ad ovest vive una simpatica famiglia di polinesiani, accoglienti e molto gentili. Bello nuotare nell’hoa. Ci sono delle patate che sembrano magnifiche sculture.
Tereremanu: 15°18,271S, 147°26,674W, circa 10 metri di fondo sabbioso. L’ancoraggio è protetto dal SE da una punta di reef che sporge dal motu, dove c’è abbastanza pesce.
Tetaraine: 15°18S, 147°23W E’ un motu privato, pare di un italiano. Se c’è vento non è un buon ancoraggio per la notte, ma è molto molto bello. I colori della laguna, qui, sono straordinari anche per le Tuamotu. Merita una sosta.
Teruatupua: 15°18’442S, 147°18’864W. 10 metri, di fondo sabbioso con diverse patate. Il motu viene evidentemente curato. Le palme hanno il sottobosco pulito. C’è un bel hoa sul lato ovest, dove nuotare. Sul motu Teu vive un ragazzo che si chiama Heremoana, ha 20 anni e vive da solo qui. Pesca, pesce ed aragoste, ed è ben felice di offrirle alle barche di passaggio. Ci ha anche proposto di andare con lui a raccogliere i granchi da cocco che abbondano nel piccolo motu ad est di Teu e si cercano di notte.
Atiati Rahi: 15°18’,031S, 147°18,116W in 8 metri. Il fondo è di sabbia con molte patate. Molto scenografico.
Non ci siamo inoltrati più ad est, a causa del forte vento di quei giorni, e l’elevata concentrazione di patate, ma verso la punta dell’atollo dovrebbe esserci una bella zona di sabbie rosa.
Nao Nao: 15°10,10S, 147°30,38W. E’ uno scoglio, valida tappa diurna per fare snorkeling o diving (condizioni meteo permettendo). C’è tanto pesce, abbiamo visto tonni, squali, aquile di mare e tanto altro.
Mahitu: 15°03,718S, 147°32,330W. Sosta notturna prima di rientrare a Tiputa. Niente di speciale.
Durante la nostra permanenza a Rangiroa, c’è sempre stato vento forte, non abbiamo avuto la possibilità di visitare il lato ovest dell’atollo, quindi non abbiamo informazioni dirette sulla famosa laguna blu.
Continuiamo a tracciare la nostra posizione su http://www.youposition.it/it/map/3445/andare-per-mare-per-conoscere-la-terra.aspx
MAKEMO:
Pouheva - villaggio: 16°37,668S 143°34,387W, fondo sabbioso con molte teste di corallo. Con vento da sud-est l’ancoraggio è esposto. In situazione di calma è invece molto bello.
Ci sono 2 negozi, il più grande ha un buon assortimento. La nave con i rifornimenti da Tahiti arriva il giovedì. Tutto il fresco finisce nel giro di mezza giornata. C’è anche una panetteria. Non c’è benzinaio. Il carburante viene venduto dai negozi, se disponibile.
La laguna è disseminata di colonne di corallo affioranti, alcune difficili da individuare, perché più piccole e meno in superficie. Guai a navigare senza una buona luce!
Napahere: 16°42’843S, 143°28’074W Il punto di ancoraggio è affascinante: un piccolo motu con reef a destra e sinistra, in alcuni punti affioranti e ricoperti di sabbia che a tratti forma delle dune. Altro bel motu poco più ad est. Ci siamo fermati alcuni giorni. Nuotando negli hoa o intorno alle patate abbiamo visto diversi piccoli di squali pinna nera. Pescato anche un bel polpo di 3 chili!
Altre barche ci hanno detto che vale la pena ritornare al villaggio costeggiando il lato est dell’atollo.
Punaruku: 16°31’133S, 143°49’337W Il motu è bello, con una ampia spiaggia. Camminando verso sud si trova, nascosto tra la vegetazione un piccolo cimitero. Un paio di tombe riportano l’anno di sepoltura, che risale ai primi del ‘900.
Teava: 16°27’527S, 143°58’258W. Fondo di 10-15 metri. Ancoraggio difficile. La zona è costellata di grandi teste di corallo che risalgono dal fondo anche per 5-6 metri. Rare le aree di sabbia.
La pass Tapuhiria è bella. Merita fare sia snorkeling sia diving. Noi abbiamo visto la parete di sud, ricca di corallo e di pesce.
Con corrente entrante l’acqua è molto limpida. Interessante anche il lato esterno del reef.
TAHANEA:
Atollo disabitato.
CI sono 3 pass. Noi siamo entrati dalla quella di Teavatapu (centrale).
Teaukiri: 16°51’057S, 144°41’602W, 8-10 metri di fondo sabbioso con patate sparse. Mentre andavamo a terra abbiamo incontrato 2 giovani pescatori che si sono raccomandati di non depositare niente a terra, in quanto ci sono dei ragni velenosi; meglio evitare di portarseli a bordo.
Nella pass di Teavatapu, nel lato laguna della parete ovest troviamo un bel giardino di corallo, con molto pesce, grandi cernie, pesci napoleone, squali, carangidi, balestra ed altro.
Non abbiamo visto la pass di Otao, ma ci hanno detto essere interessante.
Sud-est: 16°57’188S - 144°34’929W. Il fondale è buono con sabbia e poche patate. L’acqua è molto bella. Ottimo ridosso con forte maraamu.
FAKARAVA:
Rotoava - villaggio: 16°03,561S 145°37,270W, 15 metri di fondo sabbioso con molte patate. Si trova a nord-ovest di Fakarava. Con il vento da sud-est l’ancoraggio è esposto, e a causa delle grandi dimensioni dell’atollo il fetch è sufficiente perché si formino onde pericolose. In nostra presenza una barca è finita a scogli.
Nel villaggio ci sono 2 negozi, più un verduriere. . La nave con i rifornimenti da Tahiti arriva il giovedì. Non c’è benzinaio. Il carburante viene venduto direttamente dalla nave che lo trasporta.
Durante la nostra permanenza a Fakarava il tempo è stato pessimo, con forti piogge, vento di direzione ed intensità variabili. Questo non ci ha consentito di visitare la zona sud-est dell’atollo, che altre barche ci hanno detto meritare una lunga sosta.
TOAU:
Siamo stati ad Anse Amyot, sul lato nord-ovest dell’atollo: 15°48’209S - 146°09’110W: c’è una pass che porta in una zona di ancoraggio attrezzata con dei gavitelli da una famiglia locale, e protetta dal resto della laguna da un un reef. Da Anse Amyot non si accede al resto dell’atollo. I colori sono spettacolari e c’è tanto pesce.
Non abbiamo fatto immersioni ma una coppia di sub tedeschi ci ha detto che la parete esterna dell’atollo sul lato nord della pass è interessante, il tratto più bello è a circa 1 nm a nord della pass.
RANGIROA:
Pass Tiputa: è fondamentale entrare con lo slack, perchè la corrente può essere molto forte. All'ingresso ci sono delle standing waves notevoli, e se c'è anche vento si creano delle onde statiche a centro pass molto alte. Il lato migliore da cui passare è quello di sinistra entrando.
Ancoraggio: la zona ad ovest della pass, davanti al resort Kia Ora, è esposta al vento di SE, ma il rollio è accettabile anche con vento forte. Noi eravamo ancorati alle coordinate 14°58,040S, 147°38,327W, in 12 metri di fondo con numerose patate. C'è un ottimo molo per sbarcare e lasciare il tender, protetto in ogni condizione
Villaggi: ci sono 2 villaggi. Il primo, Tiputa, si trova ed est della pass di Tiputa, collegato con una barca-navetta che parte ogni mezzora circa dal molo (quando c'è corrente forte attraversare la pass con il gommoncino può essere difficile). Non ci siamo stati, ma sappiamo esserci la posta ed un paio di negozi. Il secondo villaggio si chiama Avatoru, ed è vicino alla pass di Avatoru. Per arrivarci ci sono circa una dozzina di chilometri (a metà strada circa si trova l’aeroporto). Anche lì c’è un negozio, la posta, un paio di ristorantini molto basic.
Rifornimenti: Non è necessario andare nei villaggi per fare la spesa, in quanto ci sono 2 negozi anche vicino al pontile.
La nave dei rifornimenti da Tahiti arriva il mercoledì mattina.
Per il carburante c’è un distributore per le auto al villaggio di Avatoru. Niente a Tiputa.
Ristoranti: c’è un ristorante raggiungibile a piedi dal molo, gestito da una francese, con buona cucina e terrazza strepitosa sulla pass: Les Relais de Josépine – Tel. +689 960200 . http://relaisjosephine.free.fr
Snorkeling & diving: La pass di Tiputa è un tripudio di pesce e squali. Bello fare drift snorkeling con la corrente entrante (quando non è troppo forte). Si può andare a piedi dal pontile alla punta esterna della pass, entrare in acqua e farsi trasportare dalla corrente. Se ci si tiene ben vicini al reef di destra, si arriverà direttamente al pontile a nuoto. Merita.
C’è poi la zona chiamata dai locali l’Acquarium, a ridosso del piccolo isolotto a fine pass, piena di pesci di barriera, adatta anche ai bambini. Ci sono dei gavitelli a cui attaccare il gommone.
Per le immersioni è meglio appoggiarsi ad uno dei diving per sfruttare la loro conoscenza dei punti e della corrente.
La navigazione all’interno della laguna di Rangiroa richiede attenzione, soprattutto nella parte Est, dove c’è una grande concentrazione di patate. Le nostre tappe a Rangiroa:
Faama: 15°14,006S 147°42,207W, circa 10 metri di fondo con sabbia e poche patate. Buon ridosso con vento da sud-est, un po’ di rollio se il vento gira ad est. Un paio di motu più ad ovest vive una simpatica famiglia di polinesiani, accoglienti e molto gentili. Bello nuotare nell’hoa. Ci sono delle patate che sembrano magnifiche sculture.
Tereremanu: 15°18,271S, 147°26,674W, circa 10 metri di fondo sabbioso. L’ancoraggio è protetto dal SE da una punta di reef che sporge dal motu, dove c’è abbastanza pesce.
Tetaraine: 15°18S, 147°23W E’ un motu privato, pare di un italiano. Se c’è vento non è un buon ancoraggio per la notte, ma è molto molto bello. I colori della laguna, qui, sono straordinari anche per le Tuamotu. Merita una sosta.
Teruatupua: 15°18’442S, 147°18’864W. 10 metri, di fondo sabbioso con diverse patate. Il motu viene evidentemente curato. Le palme hanno il sottobosco pulito. C’è un bel hoa sul lato ovest, dove nuotare. Sul motu Teu vive un ragazzo che si chiama Heremoana, ha 20 anni e vive da solo qui. Pesca, pesce ed aragoste, ed è ben felice di offrirle alle barche di passaggio. Ci ha anche proposto di andare con lui a raccogliere i granchi da cocco che abbondano nel piccolo motu ad est di Teu e si cercano di notte.
Atiati Rahi: 15°18’,031S, 147°18,116W in 8 metri. Il fondo è di sabbia con molte patate. Molto scenografico.
Non ci siamo inoltrati più ad est, a causa del forte vento di quei giorni, e l’elevata concentrazione di patate, ma verso la punta dell’atollo dovrebbe esserci una bella zona di sabbie rosa.
Nao Nao: 15°10,10S, 147°30,38W. E’ uno scoglio, valida tappa diurna per fare snorkeling o diving (condizioni meteo permettendo). C’è tanto pesce, abbiamo visto tonni, squali, aquile di mare e tanto altro.
Mahitu: 15°03,718S, 147°32,330W. Sosta notturna prima di rientrare a Tiputa. Niente di speciale.
Durante la nostra permanenza a Rangiroa, c’è sempre stato vento forte, non abbiamo avuto la possibilità di visitare il lato ovest dell’atollo, quindi non abbiamo informazioni dirette sulla famosa laguna blu.
Continuiamo a tracciare la nostra posizione su http://www.youposition.it/it/map/3445/andare-per-mare-per-conoscere-la-terra.aspx