Dopo le isole vulcaniche delle Marchesi, alte, scure, con una folta vegetazione lussureggiante, e gli atolli delle Tuamotu, antiche isole vulcaniche - sprofondate nei millenni - di cui oggi restano solo le lagune circondate da magnifiche barriere coralline che nel frattempo si sono sviluppate sulle coste delle montagne, le Isole della Società, da un punto di vista geologico, sono a metà ciclo tra le Marchesi e le Tuamotu. Le formazioni vulcaniche stanno lentamente sprofondando, e le barriere coralline continuano a crescere; il risultato è un insieme di isole montagnose circondate da lagune turchesi protette da barriere coralline a pelo d’acqua.
Con le Isole della Società non c’è amore a prima vista. Il primo contatto è con una città, Papeete. Ed è un brusco ritorno alla civiltà! Traffico, rumori, smog... ma non tutti i mali vengono per nuocere... ci fiondiamo al grande Carrefour dove riempiamo il carrello di prelibatezze che non vedevamo da quando abbiamo lasciato l’Europa, formaggi freschi, foie gras, prosciutti spagnoli, vini francesi (poche bottiglie, perché i prezzi sono proibitivi!), prodotti biologici, e tanto altro.
Facciamo anche le pratiche per poter ottenere il gasolio detassato e prima di lasciare Papeete facciamo il pieno ai serbatoi di ZoomaX al prezzo di circa 0,90 € al litro.
Dopo quasi una settimana di permanenza a Tahiti, lasciamo questa grande isola e ripartiamo per visitare le Îles-sous-le-vent: Huahine, Raiatea, Tahaa, Bora Bora e Maupiti. Florian di Adonf è a bordo con noi.
Con le Isole della Società non c’è amore a prima vista. Il primo contatto è con una città, Papeete. Ed è un brusco ritorno alla civiltà! Traffico, rumori, smog... ma non tutti i mali vengono per nuocere... ci fiondiamo al grande Carrefour dove riempiamo il carrello di prelibatezze che non vedevamo da quando abbiamo lasciato l’Europa, formaggi freschi, foie gras, prosciutti spagnoli, vini francesi (poche bottiglie, perché i prezzi sono proibitivi!), prodotti biologici, e tanto altro.
Facciamo anche le pratiche per poter ottenere il gasolio detassato e prima di lasciare Papeete facciamo il pieno ai serbatoi di ZoomaX al prezzo di circa 0,90 € al litro.
Dopo quasi una settimana di permanenza a Tahiti, lasciamo questa grande isola e ripartiamo per visitare le Îles-sous-le-vent: Huahine, Raiatea, Tahaa, Bora Bora e Maupiti. Florian di Adonf è a bordo con noi.
Atterriamo a Huahine dopo una navigazione notturna scomoda, con poco vento e mare disordinato. L’ingresso in laguna è agevole, la pass Avehi è larga e senza corrente. Le ansie delle pass delle Tuamotu sono solo un ricordo. Percorriamo in direzione sud le circa 8 miglia di canale segnalato all’interno della laguna. Il panorama è scenografico, con l’isola e la sua bella vegetazione a sinistra ed il reef con tutte le sue sfumature di turchese a destra.
Ci ancoriamo nella Baie d’Avea dove ci sono altre 10 barche. I colori sono strepitosi. A terra c’è qualche casa, un ristorante ed un resort molto accogliente con gli equipaggi delle barche. La baia è protetta a sud-est; il vento è sui 20-25 nodi, ma forti raffiche fanno brandeggiare le barche di quasi 180°. Ci fermiamo 3 giorni, durante i quali facciamo qualche nuotata, andiamo a spasso, in parte a piedi in parte in autostop, facendo strani incontri...
A Raiatea ritroviamo Alex, insieme a Carole, la sua compagna, e Adonf, ancora senza albero ma con l’impegno dello sponsor principale a finanziare la riparazione della barca e la ripresa del giro del mondo. Si festeggia!
Un altro motivo per festeggiare è l’anniversario della nostra partenza da Imperia, il 14 agosto 2012; in questo anno, insieme a ZoomaX abbiamo:
- percorso 14.000 miglia
- navigato per 2.400 ore
- tagliato 159 meridiani e 53 paralleli, tra cui l'equatore
- visitato 11 paesi
- attraversato 2 oceani
Brava ZoomaX! |
Da Tahaa la vista su Bora Bora, di giorno e al tramonto, è un assaggio della sua straordinaria bellezza.
Nella ‘Perla del Pacifico’ arriviamo il 17 agosto. Dopo un notte al Bora Bora Yacht Club ci spostiamo subito nel lato est della laguna, insieme agli amici di Refola. Questo versante è caratterizzato da bassi fondali quasi al limite del pescaggio di ZoomaX. Sui motu all’esterno della laguna si susseguono resort con centinaia di bungalow sull’acqua. Non sembrano molto frequentati. La crisi pare abbia colpito pesantemente il turismo in Polinesia. Percorriamo un canale, indicato da segnali laterali e cardinali, a zig-zag tra teste di corallo che sfilano sotto la chiglia di ZoomaX a 3-4 metri di profondità, passaggio necessario per raggiungere la punta sud-est della laguna. Paolo al timone, Anna a prua, entrambi ..... come dire ..... a chiappe strette!
Nei giorni successivi andiamo in giro con il tender, troviamo acque chiarissime, sembra un’immensa piscina! Nuotiamo intorno ai motu Piti Uu Uta e Piti e Piti UU Tai, dove troviamo un giardino di corallo con una buona quantità di pesce, che intuiamo essere nutrito, per come si avvicina. Il corallo purtroppo è in cattivo stato, distrutto principalmente dall'Acanthaster, che si è moltiplicata a causa della scomparsa dei suoi naturali predatori, il pesce Napoleone e la Charonia tritonis, entrambi attivamente cacciati dai pescatori locali.
Il 23 agosto, giorno del compleanno di Anna, facciamo 2 belle immersioni in un canale dove le mante vanno a farsi togliere i parassiti dai pesci pulitori. Vederle in queste ‘cleaning stations’ è la situazione ideale, sono molto tranquille, praticamente immobili. Le fotografiamo e riprendiamo a lungo.
Un bel regalo di compleanno!
Ora siamo Maupiti da qualche giorno. Siamo partiti di notte da Bora Bora e siamo arrivati qui all’alba, in quanto l'ingresso di questa laguna è abbastanza difficile, con una pass stretta e lunga, e tutti ci avevano consigliato di entrare presto al mattino, perché ci sarebbe stata meno corrente; così è stato. Ma, con il sole basso, l'acqua torbida e un po' storditi per il poco sonno, non ci siamo accorti che la laguna era costellata di patate più o meno profonde…. e così, ad un certo punto, la chiglia di ZoomaX, con i suoi 2,40 m di pescaggio, ha dato una bella craniata contro una testa di corallo! Per fortuna il sonar di prua aveva segnalato una veloce risalita del fondo e Paolo era già in retromarcia, quindi l'impatto è stato a bassa velocità, e non abbiamo avuto danni rilevanti, ce la siamo cavata con un bozzo sul bulbo di piombo. La sensazione a bordo, però è stata bruuuuttttaaaa!!!
In questi giorni ci stiamo dedicando alla vita di terra, alla scoperta dell'ultimo scalo polinesiano. Dopo aver affittato le bici per fare il giro dell’isola, abbiamo letteralmente scalato la montagna che sovrasta l’isola, per vedere la vista dall’alto. Ne è valsa la pena!
Ora siamo Maupiti da qualche giorno. Siamo partiti di notte da Bora Bora e siamo arrivati qui all’alba, in quanto l'ingresso di questa laguna è abbastanza difficile, con una pass stretta e lunga, e tutti ci avevano consigliato di entrare presto al mattino, perché ci sarebbe stata meno corrente; così è stato. Ma, con il sole basso, l'acqua torbida e un po' storditi per il poco sonno, non ci siamo accorti che la laguna era costellata di patate più o meno profonde…. e così, ad un certo punto, la chiglia di ZoomaX, con i suoi 2,40 m di pescaggio, ha dato una bella craniata contro una testa di corallo! Per fortuna il sonar di prua aveva segnalato una veloce risalita del fondo e Paolo era già in retromarcia, quindi l'impatto è stato a bassa velocità, e non abbiamo avuto danni rilevanti, ce la siamo cavata con un bozzo sul bulbo di piombo. La sensazione a bordo, però è stata bruuuuttttaaaa!!!
In questi giorni ci stiamo dedicando alla vita di terra, alla scoperta dell'ultimo scalo polinesiano. Dopo aver affittato le bici per fare il giro dell’isola, abbiamo letteralmente scalato la montagna che sovrasta l’isola, per vedere la vista dall’alto. Ne è valsa la pena!
Non appena ci sarà una buona finestra di vento rimetteremo prua verso ovest alla volta delle isole Cook.
Lasciamo la Polinesia francese, dopo più di 3 mesi, con grande dispiacere. Ci è piaciuta molto, per la sua varietà di paesaggi, e per la sua gente così pacifica, solare, generosa e disinteressata. Vi raccontiamo un episodio emblematico accaduto un paio di giorni fa: Anna scende a terra con un amico che ha bisogno di pane. Chiede informazioni ad una signora, sull'uscio di casa, e lei gli spiega che la panetteria è un po' lontana, meglio andarci in bici, dice, e senza pensarci un minuto gli presta la sua! Questa è la Polinesia! Siamo stati bene e ci mancherà.
Lasciamo la Polinesia francese, dopo più di 3 mesi, con grande dispiacere. Ci è piaciuta molto, per la sua varietà di paesaggi, e per la sua gente così pacifica, solare, generosa e disinteressata. Vi raccontiamo un episodio emblematico accaduto un paio di giorni fa: Anna scende a terra con un amico che ha bisogno di pane. Chiede informazioni ad una signora, sull'uscio di casa, e lei gli spiega che la panetteria è un po' lontana, meglio andarci in bici, dice, e senza pensarci un minuto gli presta la sua! Questa è la Polinesia! Siamo stati bene e ci mancherà.
Continuiamo a tracciare la nostra posizione su http://www.youposition.it/it/map/3445/andare-per-mare-per-conoscere-la-terra.aspx