In attesa di poter tornare sulla Zoomax, il 2022 inizia a casa di amici nel Monferrato. Il 1 gennaio ci svegliamo con questa vista
Dalle colline del Monferrato ci trasferiamo poco dopo sulle alpi valdostane, a casa del fatello di Anna a Chamois, dove l'anno scorso avevamo trascorso da eremiti una buona parte del periodo 'rosso' del Covid. Quest'anno il turismo è tornato ad animare la quiete di questo piccolo villaggio. Le piste sono battute, gli impianti in funzione, ma dopo tanti anni di digiuno, lo sci non ci tenta. Sono piuttosto le camminate sulla neve intonsa ad attirarci, ogni giorno più lunghe, sempre più in alto, e più si sale più il paesaggio è mozzafiato, con il Cervino che domina incontrastato.
Il 24 febbraio prendiamo un aereo per andare a trovare gli amici Paolo e Giulietta a Stoccolma. Volare il giorno dell'invasione della Russia in Ucraina fa impressione. La condanna internazionale è immediata ma la Russia risponde con toni minacciosi, che fanno temere un allargamento del conflitto. In aeroporto l'atmosfera è surreale, i passeggeri russi sono numerosi, nei loro sguardi si legge incredulità e disagio.
La visita in Svezia è breve ma intensa. Paolo e Giulietta vivono a Stoccolma da cinque anni dove Paolo è protagonista di una avventura professionale strordinaria, la co-fondazione della gigafactory Northvolt, prima azienda completamente europea a progettare, sviluppare e produrre batterie al litio per le auto. Da Stoccolma voliamo a Skelleftea, piccola cittadina al nord dove è in costruzione l'immenso sito produttivo che abbiamo la fortuna di visitare.
Il weekend invece è dedicato al cazzeggio con le motoslitte nelle foreste innevate. È come entrare nel magico mondo del bosco incantato dove ti aspetti di veder spuntare elfi e fate!
L'ultimo giorno di questo weekend lungo svedese lo passiamo in giro per Stoccolma in una ghiacciata giornata di sole!
Al rientro a casa riceviamo finalmente buone notizie dalla Nuova Zelanda. Il governo annuncia un piano graduale di riapertura dei confini. Da fine febbraio potranno rientrare i kiwi. I primi turisti ammessi nel paese saranno gli australiani, a partire dalla metà di aprile e il 2 maggio anche noi potremo tornare in Nuova Zelanda. È questa la data stabilita per la riapertura dei confini ai cittadini provenienti dai paesi esenti dal visto. Un'ora dopo l'annuncio abbiamo già il volo prenotato.
All'arrivo a Auckland la stampa neozelandese è all'aeroporto ad intervistare i primi turisti in arrivo nel paese dopo oltre due anni. Il nostro livello di eccitazione è tale da non sentire nemmeno la stanchezza di quasi 30 ore di viaggio. Ci vengono a prendere Max e Ale, gii amici di Y2K che sono rimasti con la loro barca in Nuova Zelanda per tutto il periodo di chiusura dei confini, e hanno tenuto d'occhio la ZoomaX durante la nostra assenza, risparmiandoci una grande fonte di preoccupazione.
Troviamo ZoomaX ovviamente molto sporca, ma senza alcun danno apparente. Ci mettiamo subito al lavoro, dando la priorità ad una pulizia approfondita dell'interno, del ponte e dello scafo. In questa fase decidiamo di non dormire a bordo e prendiamo una stanza in un abnb. Ale e Max sono dei tesori, ci invitano tutte le sere a cena, permettendoci di concentrarci sui lavori in barca. L'elenco delle cose da fare è lungo ma si procede spediti. Oltre alla manutezione ordinaria, decidiamo di rifare il sartiame. Lo facciamo senza disalberare, sostituendo i cavi uno ad uno. Mentre cambiamo gli stralli, ne approfittiamo per smontare, revisionare e sostituire alcuni profili degli avvolgifiocco del genoa e della trinchetta.
Ad un mese esatto dal nostro arrivo, il 2 giugno ZoomaX torna nel suo elemento.
Ci trasferiamo al marina di Town Basin, nel centro di Whangarei
Dedichiamo le settimane successive al progetto più importante: realizzare una trasformazione radicale della produzione e dello stoccaggio di energia a bordo. La decisione di fare questo passo è derivata dall'impossibilità, in tempi ragionevoli, di sostituire il generatore Northern Light che durante l'ultimo anno di navigazione, nel 2019, si era irrimediabilmente danneggiato. Per poter fare a meno del generatore dobbiamo potenziare e differenziare la produzione di energia e aumentare la capacità delle batterie. Per raggiungere il primo obiettivo decidiamo di aggiungere dei pannelli solari e acquistare un idrogeneratore (che trasforma in energia elettrica il movimento di un'elica immersa in acqua che gira grazie alla velocità della barca) visto che i maggiori consumi di energia li abbiamo in navigazione con gli strumenti ed il pilota automatico in funzione 24h/24h. La capacità di stoccaggio la aumentiamo sostituendo gli attuali 500Ah di batterie AGM con 1.120Ah di nuove batterie al litio ferro fosfato e rendiamo la velocità di carica più efficiente installando un alternatore con una potenza più che raddoppiata.
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Le batterie al litio, rispetto a quelle al piombo hanno il triplo vantaggio di pesare meno, accettare un livello di scarica decisamente superiore e permettere una carica più rapida. Richiedono però di un monitoraggio molto più attento. Max ha sviluppato un programma che tiene costantemente sotto controllo ogni singola cella. A questo scopo abbiamo dovuto dare un nome ad ogni batteria, ed è così che sono diventate 4 supereroi: Spiderman, Batman, Wonderwoman e Catwoman!
Ma ora che tutto funziona e che stiamo godendo dei benifici di questa rivoluzione energetica a bordo di ZoomaX, resta la consapevolezza di aver imparato molto e la soddisfazione di aver portato a termine un progetto così complesso....forse siamo diventati dei supereroi anche noi!
A metà luglio siamo finalmente pronti a partire per le Fiji ma le previsioni meteo non indicano finestre favorevoli per almeno una settimana. Non vediamo l'ora di tornare ai tropici, anche perché in NZ l'inverno si fa sentire, le temperature sono in netto calo e la pioggia concede così poche tregue a Whangarei che la soprannominiamo Whangarain!
Decidiamo di andare fino a Bay of Islands, 60 miglia a nord, per testare la barca e partire poi da Opua. Siamo in tre a bordo, insieme a Davide, il cugino di Paolo che ci ha raggiunto dall'Italia e farà la traversata con noi. Max e Ale sono partiti ad inizio luglio con Y2K e ci stanno aspettando a Fiji.
In attesa di condizioni favorevoli per la partenza gironzoliamo per la Bay of Islands, che ci concede qualche raggio di sole e degli scorci incantevoli.
Il 2 agosto, complice la scadenza del nostro visto trimestrale, molliamo gli ormeggi dal marina di Opua. Circa 1000 miglia ci separano da Port Denarau, sulla costa ovest di Viti Levu, l'isola principale delle Fiji.
Il meteo non è fantastico. Le previsioni dicono che nei primi giorni dovremo aggirare una bassa pressione che si sta avvicinando alla Nuova Zelanda, poi, nella fase centrale, avremo poca aria e nel finale potremmo avere vento contrario. Ma noi siamo contenti, finalmente si torna a navigare!
Bye bye New Zealand!
Difficile riassumere in poche righe una traversata con condizioni così variabili. Per chi vuole fare una viaggio virtuale insieme a noi, alleghiamo il diario di bordo dei sette giorni di navigazione.
TRAVERSATA NUOVA ZELANDA - FIJI
Partenza da Opua
2 agosto 2022
Coordinate alle 12h00: 35°18,962S – 174°07,255E
Alle 12 si parte! Usciamo da Bay of Islands e come previsto troviamo un debole vento da nord. Facciamo un paio di bordi a perdere verso E per riuscire poi a tenere una rotta NW che ci consenta di passare a 20 miglia da Cape Reinga, dove il mare può risultare pericoloso per l'incrocio delle correnti tra il Mar di Tasmania e l'Oceano Pacifico. Il vento nel pomeriggio è a 10 kn da N, in serata gira a NNE sui 15 kn. il mare è calmo.
Day 1
3 agosto 2022
Coordinate alle 12h00: 33°23,137S – 172°37,812E
La prima notte passa senza riuscire a riposare bene, come sempre alla partenza per una traversata. Passiamo a nord di Cape Reinga alle prime ore del mattino, senza alcun problema. Il tempo è uggioso, ma non fa troppo freddo per fortuna, la temperatura è sui 15 gradi. Stabiliamo i turni da tre ore. Ciascuno, a rotazione, ogni tre notti farà un doppio turno. Al mattino il vento continua a venire da NNE, e noi continuiamo con rotta NW, anche per evitare di avvicinarci troppo al centro della depressione che ci sfilerà a nord con rotta SE.
Nel pomeriggio il vento gira verso ESE sui 12 nodi. Durante la notte un paio di squall ci costringono a manovrare. Prendiamo una mano di terzaroli e passiamo dal fiocco alla trinca. L'onda inizia gradualmente ad aumentare. Anche la temperatura aumenta, 18 gradi oggi. Stiamo usando per la prima volta il Watt&Sea che si dimostra efficacissimo, tiene le batterie costantemente al 100%. Dai 6 kn di velocità inizia a produrre energia. NM ultime 24h: 174
Day 2
4 agosto 2022
Coordinate alle 12h00: 30°45,160S – 172°32,591E
Il vento aumenta, sempre da ESE, sui 22-25 kn. Procediamo con rotta NNW per aggirare la depressione, il barometro scende, ma siamo a 1015 quindi lontano dal centro. Il tempo è variabile, il sole fa capolino alternato da piccoli squall. Continuiamo con una mano alla randa e la trinca, filiamo a 8-9 nodi.
Davide, durante il suo turno, vede i delfini nuotare intorno alla barca illuminati dal plancton.
Davide patisce il mal di mare, Paolo è un po' nauseato ma niente di serio, io sto bene.
Le attività a bordo si limitano allo stretto necessario, navigazione, pasti essenziali (fondamentalmente riso in bianco) e riposo. La temperatura continua ad aumentare, oggi abbiamo superato i 20 gradi. NM ultime 24h: 173
Day 3
5 agosto 2022
Coordinate alle 12h00: 27°41,983S – 173°16,159E
Il vento è in leggero calo, ma più costante, sempre da ESE tra i 15-20 kn. La depressione ci sta sfilando a sud-est, il tempo migliora e la temperatura aumenta, sui 21-22°. Purtroppo aumenta anche l'altezza delle onde, sui 3 metri, ma vengono da E, al nostro traverso, e ZoomaX e l'NKE le gestiscono bene. Davide però è KO.
Il mare diventa sempre più blu, si inizia a respirare aria tropicale, anche se mancano ancora più di 4 gradi di latitudine per raggiungere il tropico del capricorno (23°26,12S).
Le giornate in questa traversata vengono scandite dagli appuntamenti radio, alle 09:00 e alle 20:00 sentiamo Y2K sull SSB. Max ci fornisce le previsioni ECMWF, così le confrontiamo con il modello GFS che scarichiamo quotidianamente con il grib. Nei primi giorni ci sentiamo sul canale 8.752, poi passiamo 4.366, dove ci sentiamo meglio. Alle 17:30, sempre sul 8.752, sentiamo Patricia e David di Gulf Harbour Radio, che ci stanno seguendo in questa traversata. David non condivideva il nostro piano di navigazione, riteneva che le condizioni fossero troppo instabili. Finora comunque tutto bene.
Alla sera il vento inizia a diminuire sensibilmente. NM ultime 24h: 201
Day 4
6 agosto 2022
Coordinate alle 12h00: 24°54,691S – 174°30,658E
Alle h 01.00 diamo motore. Siamo costretti a non rallentare troppo perché sappiamo che dall'8 pomeriggio il vento ci girerà contro. Vorremmo trovarci in questa situazione il più vicino possibile a Fiji.
Il mattino si presenta con una bella giornata di sole, l'onda è in diminuzione. Filiamo la lenza con la nuova esca acquistata nel negozio Salt Water a Whangarei. Dopo appena 20 minuti abbocca un bel mahi mahi.
Lo puliamo e mettiamo in frigo sotto vuoto.
Nel pomeriggio il vento, sui 12-15 nodi da E ci consente di spegnere il motore e preseguire a vela con velocità superiore ai 6 nodi. Trascorriamo il resto della giornata godendoci il sole e la temperatura mite, sui 25 gradi. Mettiamo via, stivali, cerate e pile e tiriamo fuori magliette e felpe. NM ultime 24h: 188
Day 5
7 agosto 2022
Coordinate alle 12h00: 22°36,591S – 175°27,524E
Poco vento, si smotora e ci si gode il calduccio tropicale (adesso sì che siamo a latitudini tropicali!). Dobbiamo fare rotta diretta e cercare di fare più miglia possibili per ridurre la distanza da Viti Levu quando il vento girerà a nord ed aumenterà di intensità.
Nel pomeriggio il vento inizia a girare verso ENE, sui 10-12 nodi riusciamo a riprendere ad andare a vela.
Davide si presenta a sorpresa sul ponte travestito da supereroe nettuniano con indosso la sua nuova muta (orribile!) comprata a Paihia, la copertina di pile blu come mantella, il portafrutta di lattice in testa come corona, ed il tagliakelp come tridente!!! NM ultime 24h: 171
Day 6
8 agosto 2022
Coordinate alle 12h00: 19°50,870S – 176°01,463E
Il vento continua a girare verso NE, per fortuna debole, sui 9-10 nodi. Riusciamo a mantenere una media sopra i 7 nodi a vela per buona parte della giornata. Verso mezzogiorno peschiamo un secondo mahi mahi. Questa volta l'esca è una di quelle che ci ha regalato Laura.
Nel pomeriggio non riusciamo più a tenere rotta sulla nostra destinazione, stringiamo sempre di più la bolina, poi diamo motore. Alla sera, con una decina di nodi di vento da N pieno dobbiamo decidere se fare rotta diretta a motore o fare un bordo verso NE. Optiamo per il bordo. La temperatura continua ad aumentare, siamo a 28 gradi, la sera in barca cominciamo a patire il caldo, costretti a stare con gli oblò chiusi perché siamo di bolina. NM ultime 24h: 170
Day 7
9 agosto 2022
Coordinate alle 18h00: 17°46,388S – 177°22,968E
All'alba mettiamo prua sulla pass di Navula, che dista circa 40 nm. Il vento, nel corso della mattinata aumenta, fino a 18-20 nodi. Anche l'onda diventa più ripida e corta, la ZoomaX inizia a battere e ogni tanto si ferma. Alle 12 siamo a meno di 10 miglia dalla pass e finalmente iniziamo ad avere un po' di copertura dal reef. Peschiamo un altro bel mahi mahi.
Una volta entrati nella pass ci aspettiamo di trovare mare calmo per le ultime 15 miglia fino a Denarau, ma purtroppo non è così. L'onda all'interno del reef è piu corta e ripida, il vento sempre sui 20 nodi sul naso. Fatichiamo a risalire, arriviamo davanti all'ingresso del marina poco prima delle 17:00.
Ancoriamo e chiamiamo Port Denarau che ci ha detto via radio che le autorità ci stanno aspettando per la clearance. Ci dicono di entrare. È già tardino, la luce inizia a scarseggiare. Smontiamo velocemente il W&S prepariamo i parabordi, e ci avviamo nel canale. Le indicazioni fornite dal marina sull'ormeggio non sono chiare, entrati nel bacino, vediamo il pontile e lo puntiamo......grave errore.....bisognerebbe seguire un canale che aggira un bassofondo.....noi invece ci finiamo dentro in pieno! Per fortuna è fangoso e la frenata è molto dolce, ma profonda..... ci insabbiamo per bene. Proviamo a fare una retromarcia a manetta ma non ci muoviamo di un centimetro. L'ormeggiatore, che ha visto il nostro errore, riesce ad intercettare sul pontile il capitano di un gommonazzo con 4 motori da 300 cavalli (è uno di quei gommoni che facevano assistenza all'America's Cup), e dopo pochi minuti arrivano a darci assistenza.
Nel momento
in cui siamo liberi, Paolo si accorge di non riuscire a togliere la
retromarcia, o la manopola o l'invertitore hanno un problema. Spegniamo il
motore e ci facciamo trainare dal gommone fino all'ormeggio.
Gli ufficiali di Health, Biosecurity, Customs e Immigration sono sul pontile che ci aspettano. Li facciamo salire a bordo, sbrighiamo le formalità di entrata + il test Covid. Alle 19:30 se ne vanno. Siamo stanchi morti!
Paolo verifica subito la causa del blocco della retromarcia e per fortuna scopre che è soltanto la manopola che è fuoriuscita dalla sua sede. Sapevamo già che la ghiera era un po' consumata e in Italia ci eravamo procurati una manopola di ricambio. È ora di sostituirla. NM ultime 30h: 189
Per seguire la rotta di ZoomaX, clicca sulla mappa in alto a destra