Dopo un mese di permanenza in Martinica, siamo quasi pronti a ripartire. Nei prossimi giorni andremo alle Grenadine e poi faremo la traversata diretta a Panama, dove pensiamo di fermarci qualche settimana alle isole San Blas, prima di affrontare il canale per raggiungere l’oceano Pacifico.
Ma torniamo al presente ed a questa prima tappa caraibica.
Dopo aver festeggiato la conclusione della traversata e aver rifornito la cambusa di frutta e verdura fresche, lasciamo il porto di Marin ed insieme a Monica ed Enrico trascorriamo una settimana sulla costa ovest dell’isola, dove le baie sono protette dal vento dominante, l’aliseo, che soffia costante da nord-est.
La Martinica è un DOM francese, ben organizzata, ogni baia ha un pontile comodo per lo sbarco a terra, le strade sono eccellenti, i negozi molto forniti, i prezzi elevati...
Il mare è piuttosto affollato, le barche in navigazione lungo la costa e all’ancora nelle baie non si contano. Oltre a quelle dei giramondo, ci sono molti charter. Le vacanze di Natale volgono al termine, ma l’alta stagione dura fino ad aprile. A proposito di stagione questa viene definita secca... abbiamo qualche difficoltà a crederlo ... ogni 2-3 ore c’è un acquazzone!
Ci fermiamo a Anse Noire, piccola baia con in fondo una spiaggia nera, e dietro una ripida valle con la vegetazione impenetrabile.
Anse Noire |
Poi ancoriamo sull’acqua turchese di Grand Anse d’Arlet dove un villaggio pittoresco incornicia una lunga spiaggia chiara.
Grande Anse d'Arlet |
Assistiamo ad una regata di barche locali a vele quadre, le yole. E’ un’esplosione di colori. L’armo è inusuale: oltre alle vele, le barche (che non hanno chiglia) sono attrezzate con dei bastoni su cui l’equipaggio si appende per controbilanciare lo sbandamento (http://fr.wikipedia.org/wiki/Yole).
Al rientro a Marin, i nostri amici partono per le loro rispettive destinazioni, Monica va a New York per lavoro ed Enrico torna a casa, dopo 40 giorni e più di 3.000 miglia a bordo di ZoomaX. Enrico, sei stato un ottimo compagno di viaggio, ti aspettiamo in oceano pacifico!
E ora ci dedichiamo a ZoomaX, che ha bisogno delle nostre attenzioni per riparare qualche danno fatto in traversata e rimediare a qualche difetto che è emerso (o si è aggravato) con la lunga navigazione. Dobbiamo cambiare la rotaia del tangone, che si è storta in una straorza, capire perché la drizza della randa continua a rovinarsi in testa d’albero, bisogna aggiungere una pompa al dissalatore per migliorare le sue prestazioni in navigazione, intervenire sull’AIS che ha smesso di trasmettere, e infine sostituire i cavi dei pannelli solari, che con il primo sole tropicale si sono letteralmente fusi, danneggiando anche la centrale elettronica.
Finalmente troviamo i ricambi per il vecchio Mercury, e dopo pochi minuti di lavoro anche noi sfrecciamo con il tender nella baia di Marin. Grazie Mau, grazie David!
L’attesa dei pezzi che devono arrivare dalla Francia, e dell’autorizzazione del cantiere per gli interventi in garanzia prolungano la nostra permanenza oltre ogni previsione. Ma non ce la prendiamo... è così! Quando non siamo impegnati con i lavori, incontriamo gli equipaggi di altre barche, andiamo in giro con il gommone tra le mangrovie, impariamo a conoscere la frutta e la verdura locale, proviamo l’attrezzatura subacquea, ci godiamo tramonti spettacolari.
E ora ci dedichiamo a ZoomaX, che ha bisogno delle nostre attenzioni per riparare qualche danno fatto in traversata e rimediare a qualche difetto che è emerso (o si è aggravato) con la lunga navigazione. Dobbiamo cambiare la rotaia del tangone, che si è storta in una straorza, capire perché la drizza della randa continua a rovinarsi in testa d’albero, bisogna aggiungere una pompa al dissalatore per migliorare le sue prestazioni in navigazione, intervenire sull’AIS che ha smesso di trasmettere, e infine sostituire i cavi dei pannelli solari, che con il primo sole tropicale si sono letteralmente fusi, danneggiando anche la centrale elettronica.
Finalmente troviamo i ricambi per il vecchio Mercury, e dopo pochi minuti di lavoro anche noi sfrecciamo con il tender nella baia di Marin. Grazie Mau, grazie David!
L’attesa dei pezzi che devono arrivare dalla Francia, e dell’autorizzazione del cantiere per gli interventi in garanzia prolungano la nostra permanenza oltre ogni previsione. Ma non ce la prendiamo... è così! Quando non siamo impegnati con i lavori, incontriamo gli equipaggi di altre barche, andiamo in giro con il gommone tra le mangrovie, impariamo a conoscere la frutta e la verdura locale, proviamo l’attrezzatura subacquea, ci godiamo tramonti spettacolari.
Nel frattempo ci hanno raggiunto Alex e Flo con Adonf. Durante la traversata siamo sempre rimasti in contatto con loro. Passiamo un weekend insieme su ZoomaX.
Il tender di Adonf! |
Salutiamo Alex e Flo dandoci appuntamento a Panama, dove cercheremo di dar loro una mano a far passare Adonf nel canale, nel rispetto delle rigide regole di transito.
A bientôt!
A bientôt!
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