Andare per mare, per conoscere la terra



domenica 25 novembre 2012

Verso sud


Dopo 2 settimane di sosta a Lisbona, domenica 18 novembre finalmente siamo ripartiti. 

La meteo prevedeva condizioni favorevoli per fare rotta diretta su Lanzarote, la prima isola delle Canarie che si incontra arrivando da nord. E così è stato. Dopo 5 giorni di navigazione e 733 miglia percorse, venerdì 23 novembre siamo arrivati a Isla Graciosa, piccola isola a nord di Lanzarote.

Quest’ultima traversata ha confermato quanto vissuto fin dalla partenza da Les Sables: navigare in Oceano Atlantico, a queste latitudini, a novembre, non è uno scherzo!
I venti dominanti da nord ci accompagnano per quasi tutto il viaggio, con le solite onde di 3-4 metri che trasformano ZoomaX in un tagadà. Nell’unico momento di calma, al passaggio di capo Sao Vicente (la punta sud del Portogallo), dobbiamo attraversare il canale di transito delle navi, obbligatorio per le centinaia di cargo e petroliere che navigano quotidianamente da/verso i porti del nord Europa. Dobbiamo incrociare la rotta di mostri lunghi 300 metri, cercando di non farci schiacciare come sardine in scatola!
Lo rollio a bordo limita le attività allo stretto necessario: la conduzione della barca, il sonno (in verità quello solo a spizzichi e bocconi) e la cucina; ci dedichiamo anche alla pesca, ma per poco, infatti mezz’ora dopo aver filato la lenza abbocca un bel bonito di oltre mezzo metro, che cuciniamo in diversi modi per 3 giorni! Pubblichiamo una foto del ‘cadavere’ come prova; questo a beneficio degli amici maligni che dubitano delle nostre capacità di pescatori.


 












Le prossime foto di pesci però saranno (speriamo) quelle di magnifiche creature vive ammirate in immersione!
Al largo del Marocco, il vento ci abbandona per un’intera nottata. Paolo, pur di non accendere il motore si cimenta in rotte ..... artistiche! 

 














Con il passare dei giorni, lo stato d’animo dell’equipaggio a bordo cresce proporzionalmente all’aumento della temperatura! Si, finalmente il cielo si tinge di un azzurro intenso, il colore del mare che fin da Les Sables è sempre stato grigio-brunastro, ritorna ad essere blu.
Via le cerate e gli stivali, via i pile, via le calze, finalmente si va a sud!
Venerdì a metà mattinata avvistiamo terra. Man mano che ci avviciniamo distinguiamo Lanzarote e più a nord l’Isla Graciosa e le Islotes del Norte.

 















 















Nel passaggio fra 2 di questi isolotti, sulla carta nautica viene chiaramente indicato ‘buceo prohibido’ e nel bel mezzo c’è una barca con un gruppo di subacquei che si apprestano a cominciare l’immersione. Sorridiamo e pensiamo che in fondo siamo ancora nella nostra amata Europa latina.
Il paesaggio invece è poco europeo. Isole desertiche costellate di coni vulcanici i cui pendii hanno mille colori, che in alcuni casi formano disegni bellissimi.  


Non ci sono piante, solo arbusti ed incredibilmente delle distese di piccoli fiori che crescono sulla sabbia.
Il primo impatto con le Canarie è notevole.
 

Ci fermiamo in una piccola baia alla base di uno di questi vulcani con una bella spiaggia selvaggia, Playa Francesa. Dopo aver ancorato e spento il motore ci assaporiamo le sensazioni che ci invadono: emozione, soddisfazione, meraviglia.



Siamo partiti 5 giorni fa da una capitale europea e solcando il mare sulla nostra barchetta siamo arrivati in questa parte ancora intoccata delle Canarie. E’ davvero un bel premio.


6 commenti:

Giulietta Saconney Cerruti ha detto...

bravi!!! vi abbiamo pensato durante i nostri tre giorni di vacanza per Thanksgiving in giro per vini nella Napa valley!!
contenti di sapervi finalmente un po' più al caldo
un bacio da noi 5 + gatto
Chiara dice "mooning" speciale per Paolo

Luca ha detto...

L'immagine dei fiori sulla sabbia lascia di stucco!
E sulle vostre doti di pescatori non c'erano dubbi ....... quindi avete fatto bene a pubblicare la foto.
Evviva i nostri amici avventurieri, continuate così!!

Anonimo ha detto...

Ciao ragazzuoli, seguo sempre su google earth tutti i vostri percorsi: qual è la prossima meta? Un abbraccio da Marco Sampi

Piero ha detto...

Non passa giorno che io non apra il blog per avere vostre notizie, sono contento di sapervi al caldo. Non ho più letto nulla sullo stato delle dita di Anna, spero bene!
nutro dubbi sulle doti di pescatori, penso che nessuno possa escludere che quel pesce provenga da una barca di pescatori marocchini.
TUTTO BELLISSIMO !!! in bocca al lupo

Unknown ha detto...

Hola amigos, eccomi qua, iml disertore, quello che avrebbe dovuto essere con voi a prendere mare e freddo fino alle Canarie. È invece,......nuovi progetti di vita......mi sa che ci si veda in Pacifico.
Ma quando partite per la attraversata ?
Un GRAN BRAVI RAGAZZI per essere già arrivati li.
Un caro abbraccio , Ugo e Betty

Unknown ha detto...

Great to see that you guys made it to the Caribbean!! The photos are amazing... :-) Wishing you all the best in 2013.

Vickie and Joe